Tra i filari della prima DOC della Liguria
Il Rossese di Dolceacqua cresce in Val Nervia e nella vicina Valle Crosia. È coltivato su terreni impervi e rocciosi con l’antico metodo dell’alberello, in cui la bassa chioma protegge la pianta dal sole e dai venti che spazzano le valli. Ancora oggi gli eroici produttori lavorano le vigne senza l’ausilio di macchinari per ottenere un vino complesso, minerale e speziato, destinato anche a un discreto invecchiamento.
Tra il versante est del Monte Baraccone e il versante Ovest della Cima d’Aurin, si trova una località caratterizzata da un candido terreno argilloso/calacareo, soggetto a dilavamento. La particolare composizione forma spettacolari calanchi e si presta particolarmente alla coltivazione del Rossese.
Testo a cura di Marco Rimoldi, immagini di Nicola Ferrarese