Tra segni di un passato agropastorale
Il sentiero attraversa boschi, antichi abitati e coltivazioni ormai abbandonate.
Il sentiero parte da Verdeggia, in località Gravetta. Da qui comincia a inerpicarsi incontrando la prima cappella votiva posta in posizione panoramica. Ci si inoltra nel fitto bosco superando il rio Campo Riondo, nei cui pressi si scorgono i resti di una grande roccia con la quale è stato costruito il monumento ai caduti del paese. Un susseguirsi di stretti tornanti porta fino a case Cuin (1321 m), da cui in breve si raggiungono le Case Barbun (1330 m), circondate da una vegetazione sempre più alpina. Non distante, una deviazione conduce alla fontana de Barbun, le cui fresche acque sgorgano dalla roccia. Tornando sul sentiero si supera il rio Barbone sovrastato dall’enorme rocca omonima. Il sentiero si conclude in una fitta abetaia che porta al Passo della Guardia (1461 m), il cui panorama spazia su tutta la sottostante valle Argentina con gli abitati di Triora e Corte.
Case Barbone, Ca’ de Barbun in Verdeggiasco, sono una piccola borgata che si incontra sul sentiero che da Verdeggia porta al passo della Guardia. Prendono il nome dalla grande rocca che le sovrasta e dal rio che scorre poco distante. Ora completamente abbandonate, queste case erano abitate non stabilmente dalla primavera al primo autunno, periodo in cui si coltivava e raccoglieva il grano che ricopriva tutti i monti terrazzati circostanti. Legate quindi ai cicli della vita rurale di Verdeggia, ora giacciono silenti circondate da querce, noccioli ed abeti che le custodiscono tra le Alpi Liguri
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Testo a cura di Nicola Ferrarese, immagini di Claudio Cecchi